Menopausa: come la sto trasformando nella mia rinascita!

Oggi vorrei parlarvi di qualcosa di diverso della solita ricettina che faccio normalmente. Vorrei parlarvi proprio della mia menopausa e di come la sto affrontatando. Potrà essere un argomento poco interessante per la maggioranza delle persone ma, come tutto ciò che va su internet, il bello è che si può scegliere di leggerlo oppure no, a voi la possibilità di chiudere immediatamente questo post quindi.
Perchè ho deciso di parlarvi di questo argomento? Perchè, prima di tutto, per me non è stato così semplice conviverci, in tutti i sensi, e poi perchè questo sito è nato per raccontarvi le mie passioni: e il termine passione, in rapporto al significato fondamentale del verbo latino pati, “patire, soffrire” da cui deriva, si contrappone ad azione e indica la condizione di passività da parte del soggetto che si trova sottoposto a un’azione o impressione esterna e ne ‘patisce’ l’effetto sul piano sia fisico. Diciamo che l’ho un po’ patita, dal punto di vista morale visto gli sbalzi d’umore che Lei porta e anche dal punto di vista fisico, vista la difficoltà di mantenere un peso che per anni avevo faticatamente conservato.
L’arrivo della menopausa rappresenta secondo me per una donna uno dei momenti più delicati dell’intera esistenza. Il ciclo che diventa dapprima irregolare e poi completamente assente ci indica la fine del nostro periodo fertile e tutto ciò non può non avere un grande peso dal punto di vista psicologico perchè ci si sente un po’ sul “viale del tramonto”: i figli sono ormai grandi, il marito fatica a comprenderci finiamo per sentirci poco desiderate e utili. In tutto ciò dal punto di vista fisico le vampate di calore, la maggior predisposizione a problemi urogenitali e il metabolismo che rallenta sempre di più il passo ci fanno sentire ancora peggio.
Per me è stato un periodo difficile ma sono certa che non per tutte è così, perché basta saper ridimensionare la menopausa dal punto di vista psicologico e si ridimensionano anche i sintomi. L’unico fatto certo è che diminuiscono gli estrogeni che sono ormoni sessuali femminili, prodotti soprattutto dalle ovaie. La somministrazione di estrogeni alle donne in menopausa (terapia ormonale sostitutiva) serve a ridurre i sintomi della menopausa (vampate, secchezza vaginale, insonnia, ansia) e sembra prevenire la perdita di massa ossea e lo sviluppo di fratture, anche se accanto ai benefici, però, c’è un rischio maggiore di tumore al seno o all’endometrio (la parete interna dell’utero).
Io ho scelto di non fare nessuna terapia sostitutiva ma ho deciso di riprendere in mano la mia vita dedicandomi pienamente ad un’ alimentazione appropriata e ad un esercizio muscolare costante.
L’ alimentazione può aiutare: la quantità di calcio necessaria all’organismo aumenta con l’avanzare dell’età e dopo la menopausa è bene assumere almeno 1 grammo di calcio al giorno per irrobustire le ossa e ridurre il rischio di fratture. Consumare latte scremato, ma anche frutta, verdura cruda, broccoli, rape, cavoli, legumi, sardine e pesce in grande quantità è importante perché sono alimenti non solo ricchi di calcio, ma che aiutano anche a prevenire e curare l’eccesso di colesterolo, l’ipertensione e il diabete. Il consumo giornaliero di piccole quantità di soia (latte di soia o fagioli di soia o miso) può aiutare ad alleviare i sintomi fastidiosi della menopausa (vampate di calore e rialzi della pressione) perché la soia contiene i fitoestrogeni (sostanze naturali simili agli ormoni femminili).
Una buona alimentazione fa perdere grasso molto più facilmente. Migliorerà anche la salute, e in generale non comporta mai sentire i morsi della fame. Una cattiva alimentazione invece può rendere il processo di dimagrimento praticamente impossibile perché la dieta si trasforma in carburante.
Noi siamo davvero ciò che mangiamo, così mangiamo una dieta ricca di proteine magre, grassi sani (favorendo gli omega-3 e omega-9s oltre agli omega-6s), frutta, verdura e cereali non raffinati (favorendo i carboidrati raffinati, tra cui lo zucchero nascosto).
Quando si eliminano i carboidrati raffinati e gli zuccheri nascosti, i livelli di zucchero nel sangue si stabiliranno in modo sano. Questo significa che il corpo non ha bisogno di conservare il cibo come grasso, che invece può essere utilizzato per alimentare te e il tuo cervello.
Si dovrebbe essere sicuri di mangiare l’intera dose giornaliera raccomandata di proteine, cosa che io avevo quasi annullato nella mia alimentazione.: le proteine preservano la massa muscolare e proteggono il metabolismo, insomma aiutano a perdere peso. Senza considerare che le proteine lasciano anche un buon senso di sazietà.
Gli alimenti da soli però non bastano: bisogna evitare la vita sedentaria; fare poco movimento fisico, infatti, fa aumentare il rischio di sviluppare l’osteoporosi e le malattie cardiovascolari. Stare in movimento, inoltre, riduce il rischio di ingrassare, fa bene alle ossa, ai muscoli, al cuore, all’intestino e al sistema nervoso. Ma sopratutto bisogna cercare di recuperare la massa muscolare che la diminuzione di estrogeni si è portata via perchè soltanto riconquistando la muscolatura si provoca una positiva reazione a catena metabolica:
Si sentirà meno fame perché avere più muscoli significa poter mangiare di più senza aumentare di peso.
Il corpo accelererà il metabolismo perché non deve più conservare energia per proteggere dalla fame.
Il corpo produrrà meno cortisolo perché ha rimosso lo stress causato dalla fame.
Si mangeranno meno zuccheri e cibo spazzatura perché se ne avrà meno voglia.
Abbasserai il tuo livello di zuccheri nel sangue perché mangerai meno carboidrati raffinati.
Questo significa che il cibo dà energia al corpo e al cervello – non grassi- riducendo anche il livello di fame.
Penso di avervi già abbastanza annoiato oggi con il mio post per entrare anche nel merito della mia strategia che oggi a due mesi da quando l’ho iniziata, vi assicuro a portato ottimi frutti in tutti i sensi, sia dal punto di vista psicologico che fisico. Vi farò presto un altro post dove vi spiegherò nello specifico cosa sto facendo e tutto da autodidatta e senza prendere niente di farmacologico.