Passiamo all’azione…cuciniamo!

Organizzazione in cucina per una pasto veloce e salutare: Step 3
Bene, ora abbiamo gli attrezzi giusti e la strumentazione ideale per cominciare…guarda qui – guardiamo in dispensa ed abbiamo tutto ciò che serve per condire, amalgamare, aggiustare, abbellire, insaporire quanto basta un pesce, una verdura o una carne che compriamo fresca o abbiamo surgelata nel freezer guarda qui
Oplà il piatto è pronto che sia una serata in famiglia o che sia una serata speciale tra amici!
Visto che l’ho nominato cominciamo dal “famoso freezer”, io congelo, in ordine:
- carne o pesce già porzionati, in filetti, cotti o crudi; li acquisto freschi al supermercato o dal negozio specifico (non sempre purtroppo un po’ per ragioni di risparmio);
- verdura per minestrone, già pronta e insacchettata; io compro tonnellate di verdura e mentre la porzione per la settimana, da mangiare cruda o passare in padella. Le parti meno belle o le foglie esterne le spezzetto e suddivido in sacchetti già pronti per un passato, una vellutata, un minestrone;
- pane, io come sapete ho la pasta madre, che deve essere rinfrescata ogni settimana. Settimanalmente faccio il pane e lo congelo o porzionato o in micro pagnotte che faccio appositamente; sono anni che non acquisto il pane e di questo sono strafelice;
- zenzero pelato e cubettato, prezzemolo lavato, basilico in foglie, scorze di limone; li congelo in sacchetti pronti per aromatizzare qualsiasi piatto o bevanda;
- quando faccio un sugo, che sia al pomodoro, all’amatriciana, al ragù, ne faccio sempre due vasetti in più che congelo;
- compro sempre al mio banco del formaggio preferito, sul mercato di Piacenza, il burro di montagna e lo congelo a pezzi.
Vellutate
Andiamo per ordine ho nominato le vellutate e comincerei proprio da qui. Cosa c’è di meglio in questa stagione di una bella vellutata di verdure calda con qualche crostino aromatizzato o con una granella di frutta secca. Una pietanza calda che riscalda il corpo e gli animi e ci fa sentire a casa. Tutte le verdure possono diventare vellutate e credetemi gli abbinamenti sono i più molteplici; carote patate, piselli spinaci, sedano carote zucchine, fagioli bianchi di Spagna, cipolle e ceci…se poi abbiniamo anche un legume e completiamo con una cucchiaiata di cereali cotti (farro, orzo, riso) divent
a un piatto unico completo. 5 passi e la cena è fatta:
- laviamo le verdure e le tagliamo grossolanamente;
- mettiamo in pentola e copriamo a filo con l’acqua;
- cuociamo per circa venti minuti (qualche verdura più qualche verdura meno);
- immergiamo il frullatore ad immersione e azioniamo;
- impiattiamo con la finitura che più gradiamo (crostini, frutta secca tritata, riduzione di balsamico, fiocchi di panna acida…)
Creme, pesti e salse
Procediamo per collegamenti; ho parlato di frullatore ad immersione e utilizziamolo nuovamente per dedicarci a delle creme, pesti, salse. Ci aiutano a condire una pasta in bianco, a farcire un crostone per un aperitivo o antipasto sfizioso, o a insaporire un petto di pollo o un filetto di pesce al vapore. Tutto si può frullare basta avere tanta fantasia in cucina e ci si apre un mondo ( a volte capita l’abbinamento sbagliato ma non è il finimondo). Due i passi importanti aggiungere olio extravergine ( se non aggiungiamo la parte grassa diventa una vellutata) e acqua o limone e poi frullare. Vi do qualche idea al volo (a cui aggiungerete acqua e olio):
- zucchine (anche cruda) mandorle e basilico (un po’ più estiva);
- carote zenzero e limone;
- pomodorini avocado e aglio;
- ceci e curcuma;
- zucca e semi di zucca;
- pomodori secchi capperi e patata;
- piselli mandorle e zucca;
- fagioli spinaci e nocciole;
Come addensante ideale ci sta sia i fagioli cotti, la patata lessa, l’avocado, i ceci o i piselli e anche i semi di chia o i semi di lino che con un liquido formano una sorta di mucillagine e addensano. Come vedete non serve appesantire con farine o grassi esagerati per arricchirle, contenendo le calorie.
Verdure
Per completare l’argomento verdure vi dico io come preferisco cucinarle, oltre ai due metodi sopra, considerandole contorno.Sono tre le cottu
re che preferisco 1) Spadellarle in padella con un filo d’olio e sale, aromi e olio crudo a fine cottura (vi garantisco che ci vo
gliono pochi minuti perché è giusto lasciarle croccanti) 2) La cottura in forno (una teglia di verdure miste tipo zucca zucchine carote e broccoli o semplicemente la zucca a fette con sale e rosmarino o ancora il radicchio rosso con le cipolle rosse…un filo d’olio e sale e sono una bontà 3) la cottura al vapore con lo strumento che vi ho menzionato in questo articolo Il minimo indispensabile
Pesce
Ora parliamo di cose un po’ più sostanziose: il pesce.
Se cuciniamo i filetti (branzino, merluzzo, orata, salmone) basta metterli in una padella antiaderente con un goccino di acqua e vino bianco una presa di sale ed erbe aromatiche. Se volete potete aggiungere pomodorini olive e capperi che quelli ci stanno sempre bene. 3 o 4 minuti a pentola coperta e il pesce è pronto. Ora basta utilizzare un pesto, di cui sopra, che vogliamo abbinarci o una maionese insaporita alla senape e il piatt
o è pronto. Basterebbe poi cuocerne un po’ di più e il giorno dopo avremo il salmone da aggiungere alla nostra insalata o da condire la pasta (abbiamo risolto due pasti);
I molluschi tipo polpo, seppia o calamari sono semplicissimi da cucinare basta riempire una pentola abbondante di acqua fredda, aggiungere il mollusco, un cucchiaio di aceto (o mezzo limone non spremuto) NIENTE SALE e portare ad ebollizione. Abbassate il fuoco e con una forchetta giudicare la cottura. Ci vorranno dieci minuti per le seppie e i calamari e 40 per il polpo. Ora avete un pesce pronto da condire con olio crudo, da aggiungere ad insalate crude, da abbinare alle patate, da abbinare ad un ottimo pesto di piselli e limone. Oppure ancora per un primo ripassandoli in padella con i pomodorini.
Carne
Carne, parliamo però solo della bianca, perché fa meno male ed è sicuramente un po’ più triste di quella rossa. Lei quando è buona, è buona e basta, e si cucina da sola (un bel filetto, una costata, una tartare, una tagliata che ve le spiego a fare).
Veniamo al famoso “petto di pollo” o se va male “suola di scarpe”. Per evitare questo, il consiglio migliore sarebbe di passarlo un attimo nella farina e poi cuocerlo in padella con un filo d’olio, sfumando con il vino bianco e aggiungendo se mai acqua e aromi e fare una sorta di
scaloppina magra. Io comunque lo preferisco in padella con un filo d’olio e aromi (senza farina) sfumato con il vino bianco e portato a cottura a fuoco dolce. Una volta che siamo riusciti a mantenerlo morbido quello che fa la differenza è anche la salsina che ci abbiniamo (vedi sopra) o le verdure un po’ più saporite che gli mettiamo vicino tipo peperoni, pomodori o cipolla rossa. A me personalmente piace molto anche abbinarla a della frutta secca o disidratata (come mandorle, nocciole, uvetta sultanina); conferiscono sapore e croccantezza.
Vorrei parlarvi anche dei cereali e dei legumi, di come li preparo, li lesso e li cucino, ma sono convinta che meritino un articolo tutto loro per dare loro l’importanza che rivestono. Ora mi sembra anche di essermi dilungata troppo e di avervi già annoiato abbastanza.
Vi lascio quindi una ricettina Risotto con bresaola croccante mantecato al mascarpone fatta oggi, domenica, veloce ma sfiziosissima.